Luca Amadeo, Marco Panetta, Chiara Mantovani – SAFIC ALCAN ITALIA Dennis Bringmann – EVONIK Operations GmbH Rheinfelden / BU Silanes
Qual è lo stato attuale del riciclo delle acque reflue industriali? In termini di regolamentazione, se parliamo di paesi sviluppati, siamo tutti più o meno sulla stessa lunghezza d’onda. Tuttavia, ovviamente, alcuni paesi stanno facendo meglio di altri e alcuni paesi devono fare di più. Molte delle aziende che percepiamo come all’avanguardia sono quelle in paesi con meno risorse a disposizione e che quindi avvertono maggiormente la necessità di recuperare più acqua per garantire la propria continuità aziendale. La buona notizia è che ci sono molte industrie che prestano una sempre maggiore attenzione a questo tema, non solo per rispettare le normative – che è essenziale – ma che vanno oltre per proteggere in modo proattivo l’ambiente.
Relativamente a ciò su cui si concentrano normative e società, possiamo dire che oggi c’è un’attenzione sufficiente su tutti i principali inquinanti noti; tuttavia, la situazione è in evoluzione. Negli ultimi decenni, lo sviluppo del settore chimico, così come di altri settori trainanti, è stato così intenso che la rilevazione di nuovi inquinanti è ormai una costante.
Come conseguenza, la ricerca scientifica e tecnologica non conosce sosta, così come la consapevolezza e l’attenzione sono in aumento. Se ci chiediamo quindi quanto sia importante il trattamento dell’acqua nel settore industriale possiamo dire che vi sia una grande attenzione al riutilizzo e alla ricerca di modi di pensare alle acque reflue come risorsa. Le soluzioni più affidabili e sicure sono certamente le tecnologie di evaporazione e cristallizzazione che recuperano fino al 70-80 % dell’acqua reflua.
L’evaporazione sta iniziando a essere considerata non solo come la fase di trattamento finale per ottenere impianti ZLD (a scarico liquido zero) o MLD ( minimo liquido scaricato), ma anche come parte integrante impiegata all’interno della linea di produzione. In tal modo, i flussi di acque reflue, una volta trattati dall’evaporatore, possono essere riutilizzati nel processo produttivo stesso. L’evaporazione può trasformare le acque reflue in un nuovo flusso per il quale sono possibili opzioni alternative, permettendo di spingersi fino al recupero e quindi alla disponibilità di una nuova risorsa. Il successo di questo dipende dall’azienda, dal suo settore, dai suoi servizi e dal grado di qualità dell’acqua necessario.
Tuttavia, ciò che ormai è ampiamente compreso è che esiste un modo per trasformare un rifiuto in una risorsa.
Da questo nuovo e virtuoso modo di pensare derivano molteplici benefici e vantaggi per il settore industriale. A valle di un processo di evaporazione/cristallizzazione, dove il distillato può essere recuperato, ciò che rimane (il concentrato) è un residuo finale il cui volume è spesso minore del 5% dell’acqua reflua da trattare.
Ciò significa che tutte le potenziali risorse sono state separate e che, in termini di gestione dei rifiuti, il concentrato ha un volume sostanzialmente inferiore a quello di partenza e questo influisce su costi di trasporto e smaltimento che si riducono di conseguenza, senza dimenticare un’impronta CO2 notevolmente ridotta.
Quale potrà quindi essere il futuro del riutilizzo delle acque reflue industriali?
Si continuerà a spingere verso la riduzione dell’utilizzo di acqua di rete per molteplici ragioni che vanno da un’oggettiva scarsità che ci troviamo a fronteggiare sempre più frequentemente, a motivazioni legate ai costi sempre più ingenti da sostenere per lo smaltimento. Questo tipo di scelta verrà supportato dalle tecnologie di cui disponiamo ora e da quelle su cui decideremo di investire per rendere più facile il recupero dell’acqua, con maggiore efficienza e costi operativi ridotti. Fino a pochi anni fa, se un’azienda desiderava recuperare tutta l’acqua impiegata nel proprio processo produttivo, la linea di trattamento che doveva realizzare era normalmente complessa e costosa, sia in termini di CAPEX che di OPEX. Fortunatamente, la tecnologia ha colmato questo divario e lo sta rendendo molto più accessibile alle piccole e medie imprese, non solo ai giganti dell’industria.
Gli evaporatori EVALED® sono soluzioni di trattamento delle acque reflue innovative e rispettose dell’ambiente, che offrono opportunità per ZLD, recupero e riutilizzo dell’acqua per tutte le industrie che desiderano migliorare l’impatto ambientale del loro ciclo dell’acqua.
Sono soluzioni efficaci ed affidabili per il trattamento delle acque contenenti inquinanti che spesso rappresentano una sfida molto ardua per la maggior parte delle tecnologie di trattamento delle acque disponibili sul mercato.
Le unità EVALED si suddividono in tre famiglie di prodotto in base alla tecnologia di scambio termico utilizzata: pompa di calore, acqua calda/fredda e ricompressione meccanica del vapore. Hanno capacità di trattamento che vanno da 0.1 a 120 ton/giorno, sono applicabili a quasi tutte le tipologie di industria e permettono rese fino al 95-97% di produzione di distillato riutilizzabile.
Nel settore della produzione di vernici a base acqua vantano svariate referenze in Italia e all’estero. EVALED® è una Business Unit Tecnologica del Gruppo Veolia, leader a livello globale nei servizi e nelle tecnologie per il trattamento delle acque.