Leonardo Gullo – URAI
URAI è una storica realtà Milanese fondata nel 1948 da Armando Giuliani, allo scopo di fornire l’industria chimica italiana dell’immediato dopoguerra con prodotti chimici e strumentazioni di laboratorio a quell’epoca difficilmente reperibili in Italia.
Dal biossido di titanio al carbon black, passando per i primi sistemi per la misura e la formulazione del colore, l’esperienza dell’azienda nel mondo della colorimetria è vasta quanto la sua storia, lunga più di mezzo secolo. Forte di questa esperienza, e per offrire ai clienti un servizio sempre più sofisticato e taylor-made, l’azienda decide di lanciare il progetto ColorWorkDesk®, che è ora una realtà in rapido sviluppo.
Ma cos’è ColorWorkDesk®?
ColorWorkDesk® è la nuova linea di soluzioni sviluppata da URAI per soddisfare tutte le esigenze nell’ambito della colorimetria. Per i non addetti ai lavori potrebbe sembrare qualcosa di banale ma per gli operatori del settore la colorimetria, ed in particolare il software per la gestione del colore, sono il cuore pulsante di ogni azienda produttrice di vernici o inchiostri.
La scienza del colore
Il termine luce è riferito alla porzione dello spettro elettromagnetico visibile dall’occhio umano, la cui lunghezza d’onda è compresa tra i 400 e i 700 nanometri. Come è noto, la luce “bianca” è la risultante della presenza contemporanea di tutte le diverse lunghezze d’onda, nel fascio di luce che viene preso in esame. La luce interagisce con la materia in diversi modi, in particolare l’assorbimento selettivo è responsabile della percezione del colore: quello che percepiamo sono le lunghezze d’onda che non vengono assorbite e quindi riflesse da un oggetto.
La visione del colore dunque è la capacità di un organismo di distinguere oggetti basandosi sulla lunghezza d’onda che questi riflettono, emettono, o trasmettono. La percezione dei colori di una persona è un processo soggettivo poiché dipende dall’interazione della luce coi fotorecettori della retina. Diventa quindi necessario, per chi si occupa di colore, trovare un modo univoco per misurarli e quantificarli.
Al giorno d’oggi esistono metodi per esprimere numericamente il colore, sviluppati da un’organizzazione internazionale che studia la luce e il colore, la “Commission Internationale de l’Eclairage” (CIE). I due modelli più conosciuti sono lo spazio di colore Yxy, ideato nel 1931 in base ai valori tristimolo XYZ definiti dalla CIE, e lo spazio di colore L*a*b* (noto anche come CIELAB), ideato nel 1976 per uniformare maggiormente le differenze di colore in relazione alla percezione visiva. Queste rappresentazioni numeriche sono usate in tutto il mondo per la comunicazione del colore.
Gli spettrofotometri sono gli strumenti dedicati a misurare e controllare la qualità di un colore.
Scegliere lo spettrofotometro più adatto alle proprie esigenze e configurarlo in modo corretto, è un passaggio essenziale per l’operatività quotidiana. Lo spettrofotometro, infatti, è il dispositivo utilizzato in colorimetria per acquisire e identificare il colore, quantificare le differense rispetto ad un altro e trovare eventuali corrispondenze. L’impiego della spettrofotometria consente agli operatori di mantenere l’uniformità dei colori durante tutte le fasi di processo, dall’ideazione alla consegna dei prodotti.
La linea ColorWorkDesk® com-prende un’ampia gamma di spettrofotometri da banco e portatili, nei quali convergono tutte le più moderne tecnologie in grado di garantire altissime performance di precisione nella misurazione del colore.
Questa nuova generazione di strumenti, con tecnologia di illuminazione fisica LED o XENON, è dotata di software di Controllo Qualità Colore pre-installato, diverse geometrie di lettura (sfera d/8° e 45/0°) e connessione mediante porte USB o bluetooth.
La possibilità di connettere i modelli di spettrofotometro ColorWorkDesk® tramite bluetooth o USB, al software desktop per PC o all’app su smartphone, li rende strumenti decisamente performanti e di facile utilizzo.
Pur disponendo di strumenti di misura performanti, il grande punto di forza del sistema è rappresentato dalle applicazioni software per l’analisi e la gestione del colore: un sistema completo per la colorimetria, versatile e dall’interfaccia intuitiva, che risponde alle diverse esigenze operative in modo semplice ed efficiente. L’obiettivo principale che ha guidato lo sviluppo del software era l’idea di ottenere un prodotto completo, caratterizzato da semplicità d’utilizzo, grafica moderna e intuitiva e velocità di calcolo; in sostanza tutto quanto potesse semplificare e snellire il lavoro dell’operatore.
Funzionamento
Il funzionamento del software si può riassumere in 5 step:
– Inserimento: acquisizione del colore tramite spettrofotometri ed invio al database
– Apprendimento: ogni specifico componente di una formulazione, una volta acquisito, verrà memorizzato e riconosciuto per usi futuri.
– Elaborazione: le capacità di calcolo di ColorWorkDesk® sono ottimali, grazie ad algoritmi sviluppati, collaudati e testati integralmente dagli analisti di URAI in diversi laboratori colore.
– Restituzione: la formulazione del colore viene restituita in pochi secondi
– Gestione: il software contiene un Navigatore Dati per gestire le misure effettuate utilizzando cartelle e sotto-cartelle.
Il software non è che il più evidente progresso tecnologico introdotto da URAI in un settore che si sta sempre più affacciando al digitale, in ottica di semplificazione e ottimizzazione del lavoro dei suoi operatori.
Tra le componenti che pongono questo prodotto come una vera e propria rivoluzione nella colorimetria, è la presenza di un applicativo server centrale dove vengono raccolti, gestiti e condivisi tutti i risultati delle formulazioni richieste dagli utenti e l’altrettanto fondamentale creazione di un’app, unica nel suo genere, progettata per rendere ancora più snello il lavoro degli operatori dell’industria del colore.
ColorWorkDesk® Server sfrutta la tecnologia server/cloud per gestire a livello centralizzato le richieste di formulazione e correzione del colore provenienti dai singoli operatori, garantendo l’accesso a un database sempre aggiornato e condiviso. Il suo funzionamento è lineare: dispone di un numero di connessioni prestabilite per l’ascolto dei client. L’operatore, tramite il software client installato sul proprio device, invia una richiesta di elaborazione al software server: il server elabora l’input e una volta terminata l’operazione, restituisce al client il risultato. Il client visualizza il risultato e chiude la connessione. Il software di URAI è in grado di fornire servizi di colorimetria a diverse applicazioni client come postazioni desktop, laptop o device portatili, quali smartphone e tablet.
Il responsabile di laboratorio, addetto alla formulazione del colore, non solo ha la possibilità di caricare le proprie formule nel database centralizzato, ma questa diventa un’opportunità, per lui e per gli altri client a esso collegati, di condividere il proprio lavoro e velocizzare quello di tutti gli altri, rendendo disponibili alla community le risorse colorimetriche aziendali.